La voce liberale di Ascona - Dicembre 2017
Malgrado il 2017 sia stato caratterizzato da una attenta revisione della spesa, il preventivo 2018 mostra un disavanzo di 4’680’870 franchi. Come mai ?
Se a prima vista questo risultato appare negativo, occorre chiarire come sia in gran parte dovuto all’importante contributo di 4,3 mio per il passaggio, nell’ambito della cassa pensione dei dipendenti del Comune, dal principio del primato delle prestazioni al primato dei contributi, basato sull’età dei dipendenti secondo percentuali ssa- te in anticipo anziché sul principio di solidarietà. La scelta della CPE Fondazione è stata obbligata e non più procrastinabile, poiché la CPE Società cooperativa – a cui il Comune era affiliata – non era più un’op- zione economicamente sostenibile. Le trattative sono state lunghe, ma ora la situa- zione è stabile e, soprattutto, prevedibile per quanto concerne i contributi futuri.
Senza questa spesa straordinaria, il de cit comunale per l’anno 2018 sarebbe stato di “soli” 390’000 franchi. Questo importante risultato, nettamente migliore rispetto agli anni precedenti, è il frutto dell’importante lavoro svolto per contenere e revisionare tutte le voci di spesa del Comune. Sono stati analizzati i contributi versati e, dove possibile, abbiamo proceduto con riduzioni. Le principali misure di risparmio adottate sono la sostituzione del regolamento sull’aiuto AVS con un aiuto sociale più mi- rato, che da solo ha comportato una minor uscita prevista di 300’000 franchi. Inoltre, la nuova Convenzione con il Collegio Papio porterà a una minor uscita per il Comune di circa 160’000 mila franchi, senza naturalmente compromettere l’ottima offerta scolastica. Purtroppo però, le manovre di risparmio sono parzialmente neutralizzate dall’aumento costante dei contributi che il Comune è obbligato a versare al Cantone: parliamo di oltre 300’000 franchi!
Per quanto riguarda gli eventi culturali è stato un anno molto intenso e, nello speci – co, le mostre organizzate dal Museo Comu- nale d’Arte Moderna, il 2017 si è aperto con Giuliano Collina, artista comasco che per la prima volta ha presentato un ciclo di opere – “LCA, Le Cose Avanzate” – create utilizzando gli scarti dei suoi lavori. In questo contesto è stato organizzato un incontro tra l’artista e l’architetto Mario Botta. A segui- re, a ne maggio, è stata allestita la mostra “Nouveaux Réalistes”, gli anni classici 1960 – 1970”, protratta per un mese oltre il previsto visto il successo riscontrato. A ne settembre è stato poi inaugurato il Progetto Arte e Perturbante, che comprende due mostre: una tavola rotonda e un concorso per gli artisti Visarte. Al Castello San Mater- no si è svolta la mostra Da Lovis Corinth a Alexej Jawlensky – “La gura umana nell’arte moderna”. Vi ricordo, in ne, che durante la chiusura del Museo per i lavori di ristrutturazione, la collezione di Marianne Werefkin viene ospitata ed esposta nelle sale del Museo Castello San Materno.
Si conclude quindi un altro anno di cultura e finanze comunali… davvero appassionanti!