Amnistia fiscale: anno da record (Opinione Liberale, 02.02.2018)

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Vari sono i motivi che stanno spingendo sempre più contribuenti a usufruire dell’amnistia fiscale, o meglio della autodenuncia esente da pena, strumento che consente ai contribuenti di dichiarare, una sola volta nel corso della vita, i rispettivi redditi e sostanza fino a quel momento non dichiarati senza incorrere in sanzioni. Uno tra i quali è sicuramente lo scambio automatico dei dati raccolti dalla Svizzera a partire dal 1° gennaio 2017 e che scambierà nel 2018, tutt’altro che secondario é l’inasprimento del diritto federale in caso di frode all’aiuto sociale, in particolare per gli stranieri che rischiano l’espulsione. Quindi una casa non dichiarata all’estero con un conto d’appoggio per pagare le spese potrebbe costare molto cara…
Anche se ancora si è in attesa dei dati finali per il 2017, ci si attende un altro anno record dopo quelli del 2015 e del 2016, dove i casi di denunce spontanee sono passati in Ticino da 684 a 963.
Nel dicembre dell’anno appena passato Il Consiglio degli Stati si espresso contro un’amnistia fiscale generale a livello nazionale mentre il Consiglio Nazionale deve ancora pronunciarsi. La posizione della maggioranza é stata quella di respingere un provvedimento che potrebbe generare azzardi morali fra le persone che regolarmente pagano i tributi, dando un incentivo a iniziare a sottrarre imposte.
Si ricorda come invece la Commissione dell’economia e dei tributi avesse portato avanti una mozione per concedere ai cantoni la possibilità di realizzare un’amnistia fiscale unica riducendo l’imposta – cantonale – da recuperare.
Questo il quadro normativo attuale, grazie al quale anche molti Comuni hanno potuto comunque generare un gettito addizionale che ha consentito una boccata di ossigeno rispetto alle tante risorse venute meno. Insomma, tralasciando l’aspetto etico, soldi che rientrano nel circuito economico ufficiale
Ricordiamo che oltre allo scambio automatico di informazioni, esiste anche la possibilità per il fisco di fare ricerche mirate sui singoli o su categorie di contribuenti. Questo per dire che vi sono diversi strumenti atti a far emergere le situazioni non ancora denunciate. Chissà che i profili Instagram o Facebook non siano d’aiuto in questo senso…

 
Visiva