Mozione a nome del Gruppo PLR - "Razionalizzare l’illuminazione pubblica per contrastare la penuria di approvvigionamento energetico, gli aumenti delle bollette e l’inquinamento luminoso"

Negli ultimi mesi il tema dell’approvvigionamento energetico è stato il chiaro protagonista del dibattito pubblico. Il Consiglio federale si è esposto come poche volte parlando di crisi energetica imminente. Gli scenari che ci aspettano sono preoccupanti anche perché il settore energetico è molto importante e colpisce tutta la popolazione nella loro quotidianità. I problemi sono ormai osservabili ogni giorno con l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e dei prezzi del carburante. Il Consiglio federale ha anche parlato di alta probabilità di blackout, soprattutto nei mesi invernali, impensabile qualche anno fa.

 

La commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) ha annunciato che il prossimo anno i prezzi dell'elettricità aumenteranno in modo significativo per molti fornitori (si parla di una media del 47%) senza contare le incertezze sulla sicurezza dell'approvvigionamento per il prossimo inverno. Anche Swissgrid ha già annunciato un aumento delle tariffe per l’uso della rete di trasmissione che a cascata verranno incluse nei costi della rete cantonale e poi nella distribuzione locale delle varie aziende comunali e sui cittadini che sono i consumatori finali. Sia i grandi consumatori che tutte le famiglie si ritroveranno con un aumento dei costi importante per quanto riguarda la fattura dell’elettricità.

 

Negli ultimi 25 anni, in Svizzera, le emissioni di luce artificiale sono più che raddoppiate. Il paesaggio notturno naturalmente buio viene confinato in aree sempre più ridotte.

 

Ma ci sono delle soluzioni per cercare di contrastare l’inquinamento luminoso, la penuria di approvvigionamento e gli aumenti delle bollette?

 

C’é un comune nel Canton Neuchâtel, Val-de-Ruz, nato dalla fusione di 15 villaggi che conta di circa 18'000 abitanti e che dal 2012 porta avanti una riflessione sull’illuminazione pubblica per promuovere un ritorno alla qualità di vita durante le ore notturne.

 

Tra il 2019 e il 2020 il Comune ha deciso di spegnere progressivamente l’illuminazione pubblica tra mezzanotte e le 4.45 del mattino diventando così il più grande comune in Svizzera a promuovere lo spegnimento notturno. Se questo progetto è nato inizialmente per riscoprire ed osservare le notti da un punto di vista paesaggistico, etnologico, sociologico e turistico senza però dimenticare l’impatto per la salute da un punto di vista biologico, fisiologico e psicologico oggi questa tematica è sempre più attuale anche per quanto riguarda il risparmio energetico.

 

 

In ogni comune i punti luce sono dislocati ogni 22/25 metri circa e ogni comune è libero di decidere cosa e quando illuminare nel rispetto delle norme vigenti e proprio l’Ufficio Federale dell’ambiente ha emanato un opuscolo dove raccomanda di adeguarsi alle nuove tecnologie di risparmio energetico sostituendo le vecchie lampadine e di limitare le immissioni luminose durante la notte.

 

Se in primis il Cantone e i nostri Comuni dessero il buon esempio ammodernando e diminuendo l’illuminazione notturna, dove non strettamente necessaria per garantire la sicurezza, sarebbe un primo passo per affrontare l’aumento dei costi per i cittadini in questo difficile inverno energetico.

 

 

Per le ragioni esposte si chiede al Consiglio di Stato:

 

-       Di elaborare un piano d’azione per razionalizzare l’illuminazione pubblica, soprattutto nei mesi più critici.

-       Di incentivare i Comuni a razionalizzare l’illuminazione pubblica nei luoghi in cui non è necessaria per ragioni di sicurezza.

-       Di monitorare il consumo energetico dell’illuminazione pubblica e dell’utilizzo dell’illuminazione e dell’energia negli stabili pubblici per evitare inutili sprechi.

Michela Ris