Sono nata a Locarno il 18 maggio 1979 e cresciuta ad Ascona, rivesto la carica di Municipale ad Ascona dal 2014.

Ho oltre vent’anni di esperienza contabile/amministrativa nel settore fiduciario e collaboro alla gestione degli alberghi di famiglia.

Ricopro cariche nei CDA di varie società attive nella regione.

Sono laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Losanna.

Dopo essere stata eletta in Consiglio Comunale ad Ascona alla mia prima candidatura (2012), sono entrata nella Commissione della Gestione e sono oggi municipale, ricoprendo la carica di Capo Dicastero Finanze e Cultura.

Dal 2019 al 2023 sono stata deputata in Gran Consiglio e membro delle Commissioni Giustizia e diritti e Costituzione e Leggi.

Sono stata per 5 anni capitana della sezione giovanile del Golf Club Patriziale di Ascona e ho fatto parte della Commissione Sportiva.

Faccio parte del Consiglio di Fondazione delle Settimane Musicali di Ascona, del Comitato dell’Associazione Amici del Conservatorio, del Consiglio di Fondazione Marianne Werefkin e del Comitato dell’Associazione Amici del Museo di Ascona (AAMA).

Faccio parte del Rotary di Locarno e del Comitato Ladies Circle Ticino.

Nel 2020 sono diventata mamma di Edoardo.

 
  • Università di Losanna, licenza in Scienze politiche

  • Supsi, Economia aziendale

Formazione


Partner  Studio Fiduciario Ris

Professione


  • Municipale di Ascona (dal 2014)

  • Deputata in Gran Consiglio (dal 2019 al 2023)

  • Già Membro delle Commissioni Costituzione e leggi e Giustizia e diritti del Gran Consiglio

  • Nel 2015 sono stata candidata alle Elezioni Federali per il Consiglio Nazionale

  • Membro del Consiglio comunale di Ascona (2012–2014)

  • Vicepresidente sezione PLR di Ascona (2010-2017)

Esperienza politica

 
 

Valori

I grandi temi sui quali mi inserisco sono:

Libertà

La libertà abbinata alla responsabilità dei singoli individui e delle aziende. Difendere la libertà di ogni cittadino di potersi esprimere e dimostrare le proprie potenzialità scegliendo il proprio futuro grazie all’impegno nella formazione prima e nel lavoro poi.

Battersi per avere delle condizioni quadro che favoriscano la libertà imprenditoriale e tutelino chi si impegna per il proprio successo e nel contempo crea e garantisce posti di lavoro.

Favorire la prosperità economica e sociale nel nostro paese significa anche avere la libertà di spostarsi, di muovere merci e dati in maniera veloce e sicura.

Ricordiamoci che gli scambi sono fondamentali per la nostra economia.


Coesione

L’interesse generale e la solidarietà verso chi ha più bisogno sono importanti ma solo creando ricchezza possiamo poi ridistribuirla.

Ogni cittadino deve dare il suo contributo alla crescita della nostra società, chi ha davvero bisogno va aiutato e sostenuto ma tenendo presente che gli abusi vanno fermamente condannati.

La coesione va applicata anche al nostro territorio e alle differenti regioni che lo compongono (agglomerati e valli) e ai diversi livelli istituzionali (Cantone e Comuni).

Il Comune è il primo livello con cui si interfacciano i suoi cittadini e deve riacquistare l’autonomia che gli consenta di operare senza essere un semplice sportello.


Futuro

Solo l’innovazione ci permetterà di affrontare le sfide del futuro con fiducia.

La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale saranno sempre più presenti e ci consentiranno di crescere.

Ambiti come il lavoro, la sanità, l’ambiente e la mobilità saranno trasformati grazie a queste tecnologie.

Un Ticino 4.0 deve essere visto come un’opportunità che potrà garantire una migliore qualità di vita.

 

«L’État démocratique doit s’appliquer à servir le plus grand nombre ; procurer l’égalité de tous devant la loi ; faire découler la liberté des citoyens de la liberté publique. Il doit venir en aide à la faiblesse et appeler au premier rang le mérite. L’harmonieux équilibre entre l’intérêt de l’État et les intérêts des individus qui le composent assure l’essor politique, économique, intellectuel et artistique de la cité, en protégeant l’État contre l’égoïsme individuel et l’individu, grâce à la Constitution, contre l’arbitraire de l’État».

(Pericle, 462 – 429 a.C.)