LOVIS CORINTH MAESTRO DEL COLORE - MAESTRO DELLA GRAFICA 15.05-04.09.2022
Lovis Corinth (1858-1925) in Svizzera non è uno sconosciuto. Ancora in vita, al pittore tedesco, che insieme a Max Liebermann e a Max Slevogt è considerato uno dei maggiori esponenti dell’impressionismo tedesco, fu reso omaggio al Kunsthaus Zürich con una personale nel 1924. Nel 1933 si tenne di nuovo, nella stessa istituzione museale, una grande retrospettiva delle sue opere, e solo tre anni dopo la Kunsthalle Basel dedicò all’artista una mostra.
L’arte di Corinth non tardò a essere apprezzata anche dai collezionisti privati svizzeri. Residente a St. Niklausen nei pressi di Lucerna, l’industriale Alfred Ganz, ad esempio, possedeva da solo più di dodici opere dell’artista.
Il lascito artistico di Corinth poté essere salvato dopo la presa del potere dei nazionalsocialisti grazie al grande impegno profuso da Wilhelm Wartmann, direttore del Kunsthaus Zürich. Fu lui a far sì che Charlotte Berend-Corinth, la vedova ebrea dell’artista, potesse conservare e mettere al sicuro nei depositi del museo l’intero suo lascito dal 1933 al 1938/39. Anche l’arte di Lovis Corinth fu infatti stigmatizzata come “degenerata” dal regime nazionalsocialista; 295 dei suoi lavori furono sequestrati e allontanati da musei tedeschi.
Sebbene al Kunstmuseum Basel, al Kunstmuseum St. Gallen e al Kunsthaus Zürich si trovino dei capolavori dell’artista, dopo la seconda guerra mondiale la sua opera è stata raramente esposta in Svizzera. La mostra Lovis Corinth – maestro del colore, maestro della grafica al Museo Castello San Materno di Ascona offre ora finalmente la possibilità di riscoprire la sfaccettata opera del pittore, disegnatore e grafico.
La mostra si è potuta allestire grazie agli ingenti prestiti di un collezionista privato tedesco. A lui va un ringraziamento particolare, per aver messo a disposizione con tanta generosità le opere in suo possesso. Un sincero grazie va anche alla Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten e alla sua presidente, la dott.ssa Ilse Ruch, giacché solo con il generoso supporto finanziario della fondazione si è potuta realizzare la mostra.
Michela Ris
Capo Dicastero Cultura del Comune di Ascona